RUBRICA VIAGGI - L'angolo della singolarità

 


Ed eccoci tornati alla scoperta di nuovi luoghi insoliti. E oggi è il turno di Firenze.

Orti del parnaso
Oltre alla meravigliosa vista di cui potete godere da questi giardini, la cui entrata è completamente gratuita, il parco riserva al suo interno luoghi meravigliosi e insoliti. Il giardino è conosciuto anche come Giardino del Dragone per l’imponente scultura del serpente o appunto di un dragone che divide in due la scalinata centrale e che rappresenta il serpente Pitone contro cui combatté il dio Apollo.



Un’altra particolarità che potete trovare nel giardino è la serra più grande d’Italia, il Tepidarium del Roster. Un luogo che affascina con la sua architettura e che viene spesso utilizzata come location per mostre o eventi privati.


Ma questo non è l’unico affascinante giardino che possiamo trovare a Firenze.


Il Parco Nazionale Pazzagli è uno dei più importanti Parchi di Arte Contemporanea della Toscana, nel quale sono presenti opere di Enzo Pazzagli. Il Parco stesso è un’opera,  300 cipressi creano una delle sculture viventi più grandi al mondo intitolata “La Trinità”, poiché formano tre visi.



Sculture nella pietra

Dietro la statua di Ercole all’ingresso di Palazzo Vecchio, tra i massi del muro del palazzo, si può vedere uno strano bassorilievo appena abbozzato che pare essere stato attribuito a Michelangelo. Si pensa sia il ritratto di un uomo che importunava Michelangelo con mille domande, per farlo zittire l’artista dedicò a lui questo bassorilievo appena abbozzato che è conosciuto anche come L’importuno. 




Una testa di pietra spunta proprio sulla parete della Chiesa di Santa Maria Maggiore. Nessuno sa perché questa testa misteriosa è stata messa lì ma è conosciuta come La Berta in onore di una campagnola che decise di donare i propri averi alla chiesa per realizzare una campana che avvisasse i mercanti dell'apertura e della chiusura delle porte cittadine. Una versione un po più fantasiosa racconta di una maledizione di un astrologo che prima di essere messo al rogo maledì la donna che l’aveva denunciato pietrificandole la testa.



Foto Ricordo

Fotoautomatica sono delle cabine analogiche dove poter fare delle foto come si faceva anni fa. Quest’idea, nata da Matteo Sani, crea dopo cinque minuti d’attesa un fila di quattro foto in bianco e nero. Ce ne sono diverse in giro per Firenze e sono un bel modo per portarsi a casa un souvenir unico.


Arianna Nanni

Commenti