E' evidente che si sia trovato bene nel nostro organismo, e di conseguenza ha deciso di fermarsi ancora un po', in particolare ha apprezzato molto l'Inghilterra, luogo in cui gli è sembrato opportuno mutare creando altra ansia, che sembrerebbe ingiustificata, in quanto dai primi studi i vaccini testati dovrebbero essere comunque efficaci.
Solo che, nonostante questi, che per noi comuni mortali, essendo ottimista, saranno disponibili fra aprile e giugno, il SARS-CoV-2 continua a tormentarci e non accenna ad andarsene.
Per questo motivo, col fine di evitare un'ulteriore crescita dei casi, dopo il picco di novembre con circa 40.000 (oggi sceso a 15.000), in vista delle vacanze di Natale è stata varata un'ulteriore stretta delle misure restrittive. Sui 14 giorni di vacanza, dieci di questi saranno rossi, quindi un lockdown nazionale: parliamo di giorni festivi e prefestivi; mentre quattro (28, 29 e 30 dicembre 2020, 4 gennaio 2021), saranno considerati arancioni, dunque sarà permesso spostarsi liberamente all'interno del proprio comune di residenza, con ristoranti e bar aperti fino alle 18, negozi fino alle 21 e coprifuoco alle 22. Tuttavia, durante festività quali ad esempio Natale e Capodanno, sarà permesso ricevere nella propria abitazione due ospiti, non necessariamente congiunti, in modo da non lasciare nessuno da solo in questo periodo che si preannuncia molto particolare.
![]() |
Bologna, "pranzi di Natale al sacco" |
Inoltre va ricordato che coloro i quali prestano servizio di volontariato potranno farlo a prescindere dal lockdown: i bisognosi non saranno lasciati soli.
"Il Natale più triste della storia", dicono alcuni; "ma che Capodanno è senza festa?!", borbottano altri.
Bene, a mio parere è necessario che per una volta tutti, e dico tutti, mettiamo da parte il nostro interesse personale e ci atteniamo alle regole, come avremmo dovuto fare fin dall'inizio, perché è necessario fare dei sacrifici per uscire definitivamente da questo disagio, abbiamo già visto che non basta fare le cose a metà, com'è ovvio che sia. E poi vorrei cercare di guardare la situazione anche da un altro punto di vista, cercando un lato positivo: insomma, proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno, una volta tanto. Perché non impariamo dai bambini? Essi in quel periodo della loro vita riescono ad adattarsi ai cambiamenti molto più facilmente rispetto a noi, o ancora di più se confrontati con un adulto: a loro basta l'affetto dei loro cari, anche se è un po' diverso; aspettare Babbo Natale la notte della Vigilia, sicuri che arriverà lo stesso, stavolta con l'autocertificazione; i botti di Capodanno a forma di mascherina chirurgica: a proposito, chissà se il signore con la barba e il vestito rosso ce l'ha... .
Lasciamoci prendere comunque dalla magia di questa meravigliosa festività: un film e una cioccolata calda sotto una coperta, un bel libro, i regali sotto l'albero, il presepe e i soliti giochi da tavolo, che non passano mai di moda. Questo Natale, che ci costringe in casa, è anche un'occasione per passare del tempo con la propria famiglia, i parenti stretti, gli affetti che contano davvero, senza necessariamente ingozzarsi al pranzo e al cenone, o far festa con gli amici a bere l'ultimo dell'anno, riscoprendo il vero significato di questo periodo di vacanza, ormai all'insegna del mercato e del consumismo, che il virus non è riuscito a vincere. Infatti, a discapito dei piccoli negozi cittadini, i grandi e-commerce come
Amazon e Ebay non danno il resto nella consegna dei regali e nella risposta all'immensa domanda, che è ricaduta interamente su di loro.
Verrà il tempo per andare a trovare i parenti lontani, riabbracciare i nonni, viaggiare, e intanto sicuramente una videochiamata aiuta a sentire un po' meno la distanza.
E se non ci dovessimo riuscire? Beh, allora consoliamoci con le certezze di questo periodo: le reti intasate fra chiamate e messaggi, i chili di troppo che arriveranno, anche se magari un po' meno del solito, e soprattutto pensiamo a tutte le domande scomode evitate durante i giganteschi pranzi in famiglia, ai cuginetti strillanti e ai regali in meno da fare!
Jacopo Muscatello
Commenti
Posta un commento